Il restauro
Martedì 23 gennaio 2024 la Comunità pastorale di Livigno e Trepalle, in collaborazione con il Mus! Museo di Livigno e Trepalle, ha presentato al pubblico due opere, restaurate dalla società Breraut Restauri, appartenenti alla Parrocchia. La serata è stata un’occasione di incontro e di condivisione del lavoro nato dalla tesi di laurea della studentessa Elena Triboli, affiancata dalle restauratrici Elisa Isella e Francesca Mancini. Il pubblico ha avuto modo di scoprire le vicende nascoste che raccontano gli stati conservativi e la storia delle due opere dopo un lungo restauro durato due anni.
In primis è stata svelata la tela settecentesca raffigurante una Crocifissione con anime del purgatorio e angeli giudicanti. Un dipinto su tela creduto perduto a causa di un compromesso stato conservativo. Il filato della tela, completamente degradato e strappato, è stato ricucito e consolidato al centimetro, ricostruendone la funzionalità primaria di supporto insieme al suo telaio originale, riqualificato con il restauro. La pellicola pittorica, completamente ingrigita e appannata è stata pulita, restituendo il virtuosismo cromatico che le apparteneva. L'opera oggi appare luminosa e racconta dettagli che fino a questo momento risultavano nascosti. Uno di questi è l'abitino che porta una delle anime purganti, in basso a sinistra, e che rimanda alla devozione della Madonna del Carmine, testimoniata anche dalla presenza dell’altare laterale a lei dedicato nella chiesa parrocchiale di Santa Maria Nascente.
La seconda opera presentata è un ex voto comunitario dedicato a Sant’Antonio: “Il popolo di Livigno divoto di St’Anto. pregano per la salute del loro gregge colto del mal rene”. Nel dipinto vediamo infatti da un lato le vacche magre e ammalate e dall'altro, diviso da una recinzione, il bestiame grasso; sullo sfondo un paesaggio alpino e in primo piano una santella dedicata al santo venerato e due figure inginocchiate in preghiera.
Questo restauro conservativo nasce come modello da adottare per la valorizzazione e la tutela delle opere della Parrocchia, modello che verrà esteso alle altre 51 opere della rara collezione di ex voto, custodita un tempo nella chiesa di Sant’Antonio a Livigno.
La collezione ha due pregi fondamentali:
- la rarità di un complesso di opere che necessitano di essere studiate dal punto di vista stilistico ed esecutivo;
- il fatto che le opere sono state solo parzialmente restaurate o ritoccate nel tempo e questo le rende adatte all’applicazione di protocolli di ricerca, nell’ambito della conservazione e del restauro.
L’intento della Parrocchia, con l’appoggio del Comune e del Mus!, è di sostenere il progetto di restauro dell’intera collezione in collaborazione con Breraut Restauri e con il Dipartimento di Scienze Chimiche, della Vita e della Sostenibilità Ambientale dell’Università di Parma nella figura della Prof.ssa Antonella Casoli e del chimico Dott. Paolo Cremonesi, luminare internazionale di restauro.
(Il presente articolo è stato pubblicato all'interno del Bollettino Parrocchiale di Livigno e Trepalle, edizione marzo 2024.)